Mai scrivere tutto in maiuscola Questo è un classico 
errore. Pensiamo, infatti, che scrivere tutto in maiuscola dia dinamismo
 e chiarezza al nostro disegno, quando in realtà non è così. Inoltre, 
scrivere tutto in maiuscola è da tempo considerato come l’equivalente di
 urlare, ed è quindi considerato scortese. Seguire quello che ci hanno 
insegnato sin dall’elementari, per cui usare la maiuscola solo dopo il 
punto, è la cosa migliore, sempre.
Prestare subito attenzione alla demografia del 
nostro target La grandezza del font che utilizziamo deve essere 
direttamente proporzionale al gruppo d’età del nostro target. Se questo è
 giovane, dovremo utilizzare una grandeza di 10/11 punti. Però se 
l’universo cui ci rivolgiamo è tra i 40/65 anni, la grandezza ideale 
dovrebbe aumentare ed essere tra gli 11/12 punti. Se poi il nostro 
obiettivo è la popolazione over 65 anni, allora dovremo utilizzati font 
di 14 punti o più (fino ai 18). Se il nostro target è indefinito, allora
 una grandezza di 12 punti si può considerare una media corretta.
Fare subito attenzione alla spaziatura Un buon 
disegno tipografico ha due elementi: tracking e kerning. Perciò, ogni 
qualvolta stiamo creando un layout con del testo scritto, dobbiamo 
essere sicuri di star utilizzando il corretto equilibrio tra una 
spaziatura troppo piccola e una troppo granda. Se questa è troppo 
piccola, rischiamo di avere i caratteri che si accavallano, mentre, se è
 la spaziatura è troppo grande, i lettori potrebbero non incontrare 
facilmente dove finisce una parola e dove inizia un’altra.
Spezzare i blocchi di testo Ogni font, se li 
mettiamo uno dietro l’altro in grandi blocchi, possono causare problemi 
di leggibilità. Per questo, è buono cercare sempre di utilizzare un font
 gradevole alla vista per i blocchi di testo più grandi e,poi, di 
spezzare i blocchi di testo eccessivamente grandi, alternandoli con 
titoli, sottotitoli e immagini. Condividi i nostri Posts Condividi 
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 pensi.
Capire subito la differenza tra fonts e grandezza 
Esistono migliaia di fonts differenti, e un rischio piuttosto comunque è
 quello di utilizzare due o più diversi i quali, a parità di punti, 
differiscono tra loro in altezza e larghezza. In questi casi, piuttosto 
comuni, la regola d’oro è quella di compensare le differenti grandezze e
 cercare di trovare un punto comune che renda la loro comune presenza 
nello stesso documento meno discordante.
Fonte: http://www.subitoprint.com 

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